Clerici, Fabrizio
MILANO, 15/05/1913 - ROMA, 07/06/1993
Biografia
Artista dalla poetica complessa e di matrice eclettica, è stato pittore, architetto, scenografo, costumista,
fotografo e amico di alcuni fra i più importanti artisti, critici, musicisti e letterati del Novecento. Da Milano si trasferisce a Roma nel 1920 dove si laurea presso la Scuola superiore di Architettura. Già amico di Alberto Savinio, nel 1938 a Milano incontra Giorgio de Chirico. Alla fine degli anni Trenta risalgono i primi disegni
fantastici: personaggi non ritratti dal vero ma ricostruiti a memoria. Nel 1946 conosce Tristan Tzara e nel
1948 a Venezia stringe amicizia con Salvador Dalì. Fino ad allora approfondisce il disegno e l’incisione
e solo dal 1949 affronta la pittura in vaste composizioni. Nel 1953 inizia una serie di peregrinazioni tra Egitto, Siria, Giordania, Libia, Cirenaica e Turchia.
Contemporaneamente alla pittura, che si evolve secondo un indirizzo sempre più fantastico, si dedica al teatro. Al ritorno dall’Egitto collabora con Giorgio
Strehler per la "Vedova scaltra" di Goldoni. Precedentemente aveva già creato scene per il balletto e per l’opera lirica nei maggiori teatri d’Italia e d’Europa. Alla fine degli anni Cinquanta si dedica alla realizzazione
di una grande vetrata per la basilica di San Domenico a Siena. Nel corso degli anni Sessanta si dedica alla creazione di una serie di opere su carta, tra cui quelle ispirate all’"Orlando furioso" e a Il Milione. Nel 1977 gli sono dedicate tre importanti retrospettive a Kiev, a
Alma Ata e a Mosca. Dal 1980 comincia il ciclo pittorico sul tema della violenza. Dal 1988 al 1990 prepara la grande antologica presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1990) in cui figurano oltre duecento opere provenienti da collezioni pubbliche e private.