Gnoli, Domenico
ROMA, 03/05/1933 - NEW YORK, 17/04/1970
Biografia
Nato a Roma nel 1933, figlio di Umberto, storico dell’arte e di Annie de Garrou, ceramista, Gnoli viene avviato sin dall’infanzia al disegno. In seguito,
autodidatta, si dedica alla pittura. Giovanissimo studia disegno e incisione con Carlo Alberto Petrucci e frequenta per un breve periodo il corso di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nei primi anni Cinquanta disegna scene e costumi per la compagnia di Cesco Baseggio allo Shakespeare festival di Zurigo e per l’Old Vic Theatre di Londra. A metà degli anni Cinquanta vive tra Parigi, Londra, Roma e New York. Nel 1956 interrompe il lavoro per il teatro per dedicarsi soprattutto alla pittura e al disegno, ma anche alla scultura, all’incisione e all’illustrazione. Espone in
importanti gallerie d’arte di New York e d’Europa. In contatto con i maggiori artisti del tempo, in America collabora anche all’illustrazione di diversi libri e periodici, e fa reportage che lo portano a intraprendere lunghi viaggi. Negli anni ’60 va a vivere nell’isola di Mallorca e si dedica quasi interamente alla pittura. Inventa una pittura di oggetti e di dettagli visti molto da vicino e declinati su scala monumentale. Quelle opere, che ne
decretano il successo in Europa e negli Stati Uniti, indicano l’interesse dell’artista per il mistero nascosto nell’oggetto comune e ne fanno, per
sua stessa ammissione, l’erede di una tradizione “non eloquente” dell’arte italiana iniziata nel Quattrocento e protrattasi sino al Novecento con la pittura metafisica. Dopo la sua morte sono state organizzate numerose retrospettive in vari musei e importanti gallerie (Ginevra, Bruxelles, Darmstadt,
Rotterdam, Parigi, Francoforte, Roma, Madrid, Venezia, Palma de Mallorca, Modena, Prato).