Paesaggio_Daphne Vitali: Unpacking My History_Francesco Arena/Rossella Biscotti/Claire Fontaine
25 novembre 2023 - 21 gennaio 2024

(1 pdf collegati)

Organi commissioni

Soggetti promotori: Quadriennale di Roma e Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Descrizione

La mostra fa parte di Quotidiana, il programma espositivo che, a partire da settembre 2022, coinvolge le due sale al piano terra del Museo di Roma, aperte al pubblico con l’obiettivo di approfondire alcuni orientamenti significativi dell’arte italiana del XXI secolo. 

Il secondo ciclo di Quotidiana è stato inaugurato il 23 settembre 2023 e prevede 3 mostre della sezione Paesaggio e 6 mostre della sezione Portfolio.

In Paesaggio, ogni due mesi, tre curatori riflettono su traiettorie artistiche attraverso un testo critico e una mostra con poche opere essenziali.

 

La mostra di Francesco Arena, Rossella Biscotti, Claire Fontaine nasce dal saggio della curatrice italo-greca Daphne Vitali, intitolato Unpacking My History, una riflessione sull’opera di artiste e artisti che situano al centro della loro pratica il rapporto con la storia recente e contemporanea del nostro Paese, in un tentativo di ricontestualizzazione e riappropriazione critica che si impone oggi come urgente e necessario. Il progetto espositivo si concentra su tre artisti – Francesco Arena, Rossella Biscotti e Claire Fontaine – appartenenti a una generazione che ha dato voce alla storia recente del Paese per combattere l’amnesia individuale e collettiva, ripensare il presente e arricchirne la comprensione, rinnovando il rapporto tra arte e politica. Districandosi tra materiali d’archivio e fatti di cronaca, gli artistie le artiste problematizzano i processi di sedimentazione e stratificazione della memoria storica, mettendo in discussione le narrazioni costituite per fornire nuovi strumenti interpretativi delle attuali configurazioni storico-politiche. In un momento in cui la storia viene strumentalmente usata e abusata per dare forma al futuro, l’interesse della curatrice si rivolge ad artisti capaci di mettere in discussione la propria storia, offrendo punti di vista introspettivi, sensibili e penetranti, scoprendo continuità, alternative e opacità.