Vincitorio, Francesco
ANCONA, 25/12/1921 - ROMA, 10/02/1992
Biografia
Nasce ad Ancona nel 1921 e, terminati gli studi, partecipa come ufficiale alla seconda guerra mondiale, combattendo in Jugoslavia e in Grecia. Rifiuntandosi di aderire alla Repubblica di Salò, dopo il settembre 1943, viene internato in un campo di concentramento prima in Polonia e poi in Germania. Liberato nel 1944 si trasferisce a Roma, dove inizia a lavorare come funzionario del Credito Italiano, dedicando però tutto il suo tempo libero agli studi sull'arte. Grazie alla sua scrupolosa e approfondita formazione da autodidatta inizia a collaborare al "Bollettino della Unione Storia e Arte". Nel 1961, in accordo con la direttrice della Galleria Borghese, Paola Della Pergola, promuove il primo ciclo di attività didattiche del Museo. Si trasferisce a Milano, collabora ai periodici "La Voce Repubblicana" e "La Fiera Letteraria". Nel 1968 fonda la rivista NAC, Notiziario Arte Contemporanea, la cui prima serie, stampata in maniera artigianale, si avvale di giovani collaboratori, senza compenso, che recensiscono tempestivamente le mostre organizzate in Italia con la finalità di comprendere e interpretare le tendenze artistiche di quegli anni. La redazione della rivista si sposta a Roma nel 1973, l'anno dopo esce l'ultimo numero. Per undici anni (1974-1985) collabora con "L'Espresso", segnalando le mostre e pubblicando brevi "ritratti" di artisti. Oltre l'attività critica è impegnato nell'organizzazione di mostre, tra cui "Artericerca78" (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1978) e "Achille Perilli. Continuum 1947-1982" (San Marino, Palazzo dei Congressi, 1982). Nel 1979 fa parte del comitato tecnico della mostra "L'avanguardia polacca 1910-1978" (Roma, Palazzo delle Esposizioni) e nello stesso anno, in collaborazione con il Comune di Roma, crea l'Archivio di Documentazione Arti visive, che ha avuto sede al Palazzo delle Esposizioni fino al 1995 ed è attualmente all'interno della struttura del MACRO, in via Nizza.
Dal 1984 al 1991 scrive su "La Stampa" e collabora con diverse rubriche Rai.
Prima della sua scomparsa, avvenuta a Roma il 10 febbraio 1992, dona la sua biblioteca personale composta da circa 15.000 volumi d'arte alla Biblioteca Hertziana.