Seconda Quadriennale d'Arte Nazionale
5 febbraio - 31 luglio 1935

Sede
Roma, Palazzo delle Esposizioni

Organi e commissioni

Presidente: Enrico di San Martino Valperga

Segretario generale: Cipriano Efisio Oppo

Comitato organizzatore: presidente, segretario generale, Antonio Muñoz (Direttore capo della Ripartizione Antichità e Belle Arti del Governatorato), Ugo Ojetti, Attilio Selva, Ferruccio Ferrazzi, Orazio Amato, Felice Casorati

Comitato amministrativo: presidente, segretario generale, Antonio Muñoz, Arrigo Facchini (Revisore dei Conti), Francesco Bordini (Revisore dei Conti), Dario Levi (Revisore dei Conti)

Giuria nominata dal comitato: Amerigo Bartoli, Massimo Campigli, Giorgio Morandi, Giovanni Prini, Romano Romanelli

Giuria eletta dagli artisti: Pietro Barillà, Aldo Carpi, Francesco Menzio, Alberto Gerardi, Domenico Rambelli

Giuria per l’assegnazione dei premi: presidente, segretario generale, Felice Carena, Arturo Tosi, Antonio Maraini, Arturo Martini, Antonio Muñoz.

Descrizione

Riconosciuta come l’avvenimento espositivo più incisivo in Italia nel periodo tra le due guerre, la II Quadriennale viene inaugurata da Mussolini il 4 febbraio del 1935.

La mostra riesce a offrire un vasto panorama dell’arte italiana, con circa 1800 opere di 700 artisti. Se la I Quadriennale aveva visto la predominanza di artisti della generazione dei cinquantenni e di esponenti dell’ambiente artistico sarfattiano, nella II Quadriennale sono i giovanissimi e i romani a fare la parte del leone con le personali di Mafai e Pirandello, l’affermazione di Cagli, Capogrossi, Cavalli e Ziveri, il buon esordio di Afro e Mirko.

Un caso particolare è la retrospettiva dedicata a Scipione. Quando viene inaugurata la mostra, l’artista era morto, appena trentenne, da nemmeno due anni. Il regolamento della Quadriennale non prevedeva omaggi postumi. Per Scipione, Oppo decide di fare un’eccezione. Una ventina le mostre personali. Grande consenso per quella di Severini, una vera e propria antologica con ben 36 opere, e di Marini, che vincono il primo premio per la pittura e la scultura. Particolarmente avversata dalla critica la mostra di de Chirico, che espone 45 opere degli ultimi due anni. Molto apprezzati in generale gli Italiani di Parigi, Severini, Tozzi, Campigli, Fini, Paresce. Anche il futurismo e l’astrattismo sono ben rappresentati. Quattro sale ai futuristi, dedicate prevalentemente all’aeropittura. Di grande impatto la personale di Prampolini e il polittico di Dottori, oggi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.

Gli allestimenti vengono affidati a Pietro Aschieri e all'appena ventisettenne Eugenio Montuori. Il bilancio della mostra è eccezionale per numero di visitatori, 350.000. Il successo porterà alla costituzione di un ente autonomo per l’organizzazione delle Quadriennali d’Arte.

Premi

Premi
Gino Severini
Primo premio per la pittura
lire 100.000
Marino Marini
Primo premio per la scultura
lire 100.000
Gisberto Ceracchini
Premio di lire 25.000
Per l'opera "Pastore dormiente"
Virgilio Guidi
Premio di lire 25.000
Per l'opera "Figura"
Francesco Messina
Premio di lire 25.000
Per l'opera "Ragazzo al mare"
Quirino Ruggeri
Premio di lire 25.000
Per l'opera "Passeggiata"
Corrado Cagli
Premio di lire 10.000
Per l'opera "Cronaca del tempo"
Emanuele Cavalli
Premio di lire 10.000
Premio per l'opera "Donne"
Pericle Fazzini
Premio di lire 10.000
Per l'opera "Tempesta"
Italo Griselli
Premio di lire 10.000
Per l'opera "Apollo"
Enrico Paolucci
Premio di lire 10.000
Per l'opera "Donna sdraiata"
Fausto Pirandello
Premio di lire 10.000
Per l'opera "Il bagno"
Giovanni Prini
Premio di lire 10.000
Per l'opera "Torso"
Giovanni Romagnoli
Premio di lire 10.000
Per l'opera "Acrobata"
Alberto Salietti
Premio di lire 10.000
Per l'opera "Donna di Sardegna"
Gianni Vagnetti
Premio di lire 10.000
Per l'opera "Mia madre"
Amerigo Bartoli
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Circo equestre"
Luigi Bartolini
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Farfalle nei vetrini del museo"
Alberto Caligiani
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Sera sull’Appennino toscana"
Massimo Campigli
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Le spose dei marinai"
Giuseppe Capogrossi
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Diablo"
Carlo Conte
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Nudo"
Primo Conti
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Mia moglie"
Antonio Donghi
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Bagnante"
Raffaele De’ Grada
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Paesaggio lombardo"
Oscar Ghiglia
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Ritratto di signora"
Mario Mafai
Premio di lire 5.000
Per l'opera "La lezione di piano"
Eso Peluzzi
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Il nano delle Langhe"
Eleuterio Riccardi
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Attesa"
Carlo Rivalta
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Abele"
Ferruccio Scattola
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Ponte Cavour"
Mario Sironi
Premio di lire 5.000
Per "Disegni", consistenti nei grandi cartoni preparatori della "Carta del lavoro" creati per la realizzazione della vetrata del Palazzo delle Corporazioni a Roma
Mario Tozzi
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Pausa nell’atelier"
Ottone Rosai
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Uomo seduto"
Lorenzo Viani
Premio di lire 5.000
Per l'opera "L’Apuane"
Farpi Vignoli
Premio di lire 5.000
Per l'opera "Guidatore di sulki"

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