III Quadriennale d'Arte Nazionale
5 febbraio - 22 luglio 1939

Sede
Roma, Palazzo delle Esposizioni

Organi e commissioni

Presidente: Enrico di San Martino Valperga

Segretario generale: Cipriano Efisio Oppo

Consiglio di amministrazione: presidente, segretario generale, Orazio Amato, Domenico Bologna, Erasmo Caravale, Franco Ciarlantini, Andrea Geisser Celesia di Vegliasco, Stefano Gentiloni Silveri, Giulio Quirino Giglioli

Amministratore: Luigi Fioravanti

Giunta esecutiva: presidente, segretario generale, Stefano Gentiloni Silveri

Commissione per gli inviti: Enrico di San Martino Valperga, Presidente; Orazio Amato, Felice Carena, Arturo Dazzi, Ferruccio Ferrazzi, Marino Marini, Cipriano Efisio Oppo

Giuria nominata dal Consiglio: Domenico Bologna, Fausto Pirandello, Giovanni Prini, Carlo Rivalta, Gino Severini.

Giuria eletta dagli artisti: Antonio Barrera, Giovanni Brancaccio, Venanzo Crocetti, Michele Guerrisi, Anton Giuseppe Santagata.

Presidente delle due giurie: Cipriano Efisio Oppo.

Giuria per l’assegnazione dei premi: Enrico di San Martino Valperga, Presidente; Felice Carena, Ferruccio Ferrazzi, Antonio Muñoz, Cipriano Efisio Oppo, Romano Romanelli, Edoardo Rubino.

Descrizione

La rassegna, che comprende 2000 opere di circa 700 artisti, risulta inferiore alle precedenti edizioni. Lo stesso Oppo ammette che gli inviti sono stati forse troppo numerosi. La mostra tende a essere celebrativa e risulta meno tempestiva nel documentare le novità. Questa edizione della Quadriennale risente molto del clima politico dell’epoca e in particolare dell’emanazione delle leggi razziali. A tutti gli artisti partecipanti viene inviata una scheda di accertamento della razza. Gli esclusi comprendono artisti affermati come Corrado Cagli e Roberto Melli. Bellissima la personale di Morandi, con 53 opere. L’artista bolognese vince il secondo premio per la pittura, non senza polemiche. Contro di lui si scaglia il gruppo che fa capo al gerarca fascista Farinacci.

Nella Rotonda, trasformata dagli architetti Mario Paniconi e Giulio Pediconi, sono esposte le sculture di Domenico Rambelli, ispirate al tema della guerra. Numerose le vendite, soprattutto quelle alle istituzioni pubbliche, tra le quali il gruppo più cospicuo è rappresentato dalle 113 opere acquistate dal Governatorato per la Galleria d’Arte Moderna. Rambelli vince il primo premio per la scultura e Bruno Saetti quello per la pittura.

Mostre personali di: Amerigo Bartoli, Ugo Bernasconi, Alfredo Biagini, Mario Broglio, Alberto Caligiani, Giuseppe Capogrossi, Giuseppe Casciaro, Achille Funi, Franco Gentilini, Manlio Giarrizzo, Edoardo Gordigiani, Romeo Gregori, Italo Griselli, Giacomo Manzù, Quinto Martini, Francesco Messina, Giorgio Morandi, Fausto Pirandello, Enrico Prampolini, Domenico Rambelli, Mino Rosi, Bruno Saetti, Alberto Salietti, Pio Semeghini.

Mostre collettive: Mostra futurista di aeropittori e aeroscultori.

Premi

Premi
Bruno Saetti
Primo premio per la pittura
lire 100.000
Domenico Rambelli
Primo premio per la scultura
lire 100.000
Giorgio Morandi
Secondo premio per la pittura
lire 50.000
Italo Griselli
Secondo premio per la scultura
lire 50.000
Achille Funi
Premio di lire 25.000
Francesco Messina
Premio di lire 25.000
Fausto Pirandello
Premio di lire 25.000
Alberto Salietti
Premio di lire 25.000
Amerigo Bartoli Natinguerra
Premio di lire 10.000
Luigi Bartolini
Premio di lire 10.000
Alberto Caligiani
Premio di lire 10.000
Alberto Caligiani
Premio di lire 10.000
Ercole Drei
Premio di lire 10.000
Giacomo Manzù
Premio di lire 10.000
Ugo Bernasconi
Premio di lire 5.000
Alfredo Biagini
Premio di lire 5.000
(rifiutato)
Mauro Broglio
Premio di lire 5.000
Franco Dani
Premio di lire 5.000
Franco Gentilini
Premio di lire 5.000
Gaetano Martinez
Premio di lire 5.000
Manlio Giarrizzo
Premio di lire 5.000
Romeo Gregori
Premio di lire 5.000
Francesco Menzio
Premio di lire 5.000
Carlo Rivalta
Premio di lire 5.000

Cataloghi

Unità archivistiche

Fotografie

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